Come portare traffico e utenti sul tuo sito web

Portare traffico sul sito è uno degli obiettivi più importanti per chi è alla ricerca di nuovi contatti da convertire in clienti. 

Molto spesso mi capita di dover affrontare diverse sfide dal punto di vista digitale. Siti web che non fanno capire fin da subito a chi si rivolgono e cosa vendono. Business model altrettanto confusi, senza reali obiettivi misurabili e scalabili. 

Per questo motivo, voglio introdurre un tema troppo sottovalutato da molti imprenditori. Sto parlando del traffico sul sito web, ovvero quanti utenti arrivano su un sito web e quanto tempo restano sulle diverse pagine. Quantità di traffico e tempo trascorso sul sito sono indicatori essenziali della qualità di una piattaforma online.

Abbiamo già parlato dell’importanza di avere un sito web efficace, ma come fare a renderlo davvero profittevole?

Ci sono diverse strategie che puoi utilizzare per portare traffico sul tuo sito. Ecco quelle più comuni:

  1. Content Marketing: i contenuti sono potenti magneti per indirizzare organicamente gli utenti sul tuo sito aziendale;
  2. Advertising: con le campagne pubblicitarie, acquisti spazi sui social o sui motori di ricerca;
  3. SEO: l’ottimizzazione del tuo sito ti consente di posizionarlo nei primi risultati di ricerca del tuo target di riferimento;
  4. Social Media Marketing: strategie e strumenti efficaci per intercettare la domanda latente del tuo pubblico ideale.

Forse questi concetti ti sembreranno ancora poco chiari. Ma se continuerai a leggere, tutte queste soluzioni saranno sempre più chiare ai tuoi occhi.

Sei pronto? Continua a leggere.

Un sito non è come una brochure offline, ha bisogno di traffico

Incrementare le visite sul sito web è di fondamentale importanza, soprattutto se hai la necessità di vendere i tuoi prodotti o servizi online. 

Dunque, questo importante obiettivo ti serve per:

  • acquisire nuovi contatti;
  • farti trovare 24 ore su 24, 7 giorni su 7;
  • essere accessibile da qualunque parte del mondo;
  • valorizzare la tua identità online;
  • far conoscere il tuo marchio a un numero maggiore di persone.

In due parole: Brand Awareness, ovvero la conoscenza del brand. Questo è un obiettivo fondamentale per il tuo business.

Fermati un attimo e pensa: ti affideresti mai a qualcuno che non conosci? Ovviamente no. 

Fare marketing oggi significa allacciare relazioni con le persone e fare in modo che prima o poi acquistino ciò che tu offri. Ma se prima non ti fai conoscere, come pensi di raggiungere i tuoi obiettivi di business? 

Hai bisogno di presentarti al tuo pubblico trasmettendo un’immagine del tuo brand autorevole e affidabile

Vuoi sapere come migliorare la tua reputazione online e portare più utenti sul tuo sito in modo rapido? Te ne parlo nel prossimo paragrafo.

Leggi anche: Reputazione aziendale sul web: come migliorarla e perché è fondamentale

Raggiungere utenti con l’advertising

Tra le soluzioni più rapide ed efficaci per portare traffico profilato sul tuo e-commerce o il tuo portale web c’è sicuramente l’advertising. Puoi lanciare le tue campagne pubblicitarie su:

  1. Google ADS (prima si chiamava Google Adwords);
  2. Social network (Linkedin, Facebook, Instagram, solo per fare alcuni esempi).

Le campagne sui motori di ricerca consistono nell’acquisto di spazi pubblicitari su Google che mostrerà nei primi risultati di ricerca il contenuto che vuoi promuovere. Ci sono diversi tipi di campagne che puoi realizzare con Google ADS. Ogni obiettivo ha uno specifico meccanismo per rispondere prontamente alle domande che gli utenti digitano in rete. 

Le campagne sui social, così come le Google ADS, si basano sul meccanismo dell’asta, comprendono degli algoritmi che raccolgono e analizzano costantemente dati, ma la logica è completamente differente. Sui social le persone raramente trascorrono il loro tempo per acquistare qualcosa. Per questo motivo, quando lanciamo una sponsorizzata, ad esempio, su Facebook, stiamo sollecitando un bisogno. Ecco perché si parla di “domanda latente”.

Approfondiremo meglio questo aspetto legato alle pubblicità sui social nei successivi paragrafi. Intanto, però, vediamo insieme come intercettare il traffico del nostro cliente ideale in modo organico, cioè senza lanciare campagne, sul sito web. 

Continua a leggere per conoscere il traffico organico e la SEO.

Posizionamento SEO e traffico organico

Che cos’è la SEO e cosa significa “traffico organico”? 

SEO è l’acronimo di Search Engine Optimization. La SEO ti aiuta a ottenere maggiore traffico organico attraverso le diverse attività di ottimizzazione del sito, tra cui troviamo:

  • keyword research, ovvero la ricerca delle parole chiave più usate dal tuo target;
  • analisi e organizzazione dei link interni e link esterni;
  • invio della sitemap a Google;
  • immagini ottimizzate, ovvero di qualità discreta, ma rapide nel caricamento;
  • contenuti scritti in chiave SEO e di valore, cioè utili per il tuo pubblico ideale e per i bot di Google.

Se il tuo sito è ottimizzato a dovere, allora è possibile che richiami traffico organico

Per traffico organico si intende il numero di visite al sito internet che si genera naturalmente quando un utente trova, tra i diversi risultati di ricerca, il tuo sito. E clicca proprio su quella pagina: l’articolo del tuo blog aziendale, un prodotto che vendi, un tuo servizio.

Ci sono, però, tanti altri modi per intercettare traffico. Tutto sta nel sapere da dove provengono gli utenti e analizzare i dati ottenuti per valutare la qualità di quelle visite. 

Nei prossimi paragrafi vediamo le due principali sorgenti di traffico che, insieme a quello organico e a pagamento, forniscono una panoramica completa della provenienza delle visite di un sito.

Traffico indiretto dai social per intercettare la domanda latente

Su Google Analytics puoi avere accesso a tutte le sorgenti di traffico del tuo sito, cioè da dove vengono gli utenti che visitano la home, per esempio, o pagine specifiche. 

Tra le sorgenti di traffico c’è anche il referral dei social network: quanti utenti ho attirato tramite facebook, per esempio. Sapere la provenienza di queste specifiche visualizzazioni è importante, perché esse non esprimono lo stesso intento di ricerca di chi arriva sul tuo sito digitando una query su Google.

Infatti, i referral dei social network esprimono una domanda latente: le persone che arrivano sul sito probabilmente non hanno ancora deciso di acquistare. Sono in quella importante fase di ricerca di informazioni utili sul tuo brand, per esempio, oppure su ciò che vendi. 

Per intercettare la domanda latente, quindi, è essenziale pianificare e realizzare una serie di attività:

  1. creare una strategia social;
  2. fare una lista dei contenuti che vuoi veicolare sui canali che hai scelto di presidiare;
  3. pianificare e programmare i post;
  4. usare immagini e video per attirare l’attenzione degli utenti;
  5. usare gli UTM per monitorare il traffico delle campagne social tramite analytics di Google.

Gli UTM sono dei tag di monitoraggio che ti consentono di tracciare con efficacia gli url che condividi in rete. 

Quando non è possibile capire da dove proviene un click, quel risultato si configura come “traffico diretto”. Ma in realtà quest’ultimo significa molto più di questo.

Traffico diretto: cos’è e come aumentarlo

Abbiamo visto che per “traffico diretto” ci riferiamo a tutte le visualizzazioni ottenute su un sito di cui, però, non riusciamo a risalire la fonte. 

Ciò accade per diversi motivi:

  • quando manca il codice di monitoraggio di Analytics (oppure è stato impostato male);
  • se l’utente proviene da un sito privo di certificato di sicurezza (https);
  • se c’è stato un reindirizzamento errato tra pagine;
  • quando il traffico non è umano, ma originato da bot.

Queste sono solo alcune delle cause che danno vita a traffico diretto. Ma non sempre questo tipo di traffico è un segnale negativo. Al contrario, i brand molto conosciuti ricevono tantissimo traffico diretto, perché gli utenti cercano proprio loro!

Quindi, se vuoi aumentare questo tipo di traffico hai bisogno di incrementare il numero di persone che conoscono la tua azienda. In questo modo, saranno in grado di cercare il tuo marchio su Google. Come fare per ottenere questo risultato?

Grazie alla realizzazione e alla condivisione costante e duratura di contenuti di valore per il tuo target. Ancora una volta “Content is the King”.

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